Visura catastale: cos’è, come richiederla e quanto costa
La visura catastale è un documento che permette di acquisire i dati identificativi e reddituali dei beni immobili (terreni e fabbricati)
Ci occupiamo oggi della visura catastale, spiegando bene cos’è, come richiederla e i costi del servizio.
Visura catastale, a cosa serve
La visura catastale è un documento che permette di acquisire i dati identificativi e reddituali dei beni immobili (terreni e fabbricati); i dati anagrafici delle persone, fisiche o giuridiche, intestatarie dei beni immobili; i dati grafici dei terreni (mappa catastale) e delle unità immobiliari urbane (planimetrie); le monografie dei Punti Fiduciali e dei vertici della rete catastale; l’elaborato planimetrico (elenco subalterni e rappresentazione grafica); gli atti di aggiornamento catastale. Queste informazioni sono pubbliche e dunque chiunque può accedervi, eccetto per la consultazione delle planimetrie che è riservata solo agli aventi diritto sull’immobile o ai loro delegati. I titolari, anche in parte, del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento, possono chiedere la consultazione gratuita e in esenzione dei tributi, per gli immobili di cui risultano titolari in catasto (consultazione personale). Una differenza va fatta per Trento e Bolzano: qui i servizi catastali sono gestiti dalle rispettive Province autonome.
Le superfici catastali degli immobili
Una importante novità è stata introdotta lo scorso 9 novembre 2015. Infatti le visure delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, iscritte in catasto e corredate di planimetria, contengono anche la superficie catastale dell’immobile. L’intestatario può richiedere di rettificare il dato sulla superficie catastale dell’immobile oppure, qualora questo dato non fosse presente negli archivi del catasto, di inserirlo associandolo a una planimetria già esistente in banca dati.
Come si richiede la visura e dove
La visura può essere richiesta presso qualsiasi Ufficio provinciale – Territorio, sportello catastale decentrato, Sportello Amico (attivo negli uffici postali) oppure per via telematica tramite i servizi online del sito dell’Agenzia delle Entrate. All’interno della visura si trovano le informazioni relative alle particelle iscritte al Catasto dei Terreni e ai beni censiti al Catasto dei Fabbricati (unità immobiliare, beni comuni, lastrici solari, ecc.), alla mappa catastale e alle planimetrie rappresentative delle unità immobiliari urbane. La visura viene rilasciata in formato cartaceo se richiesta agli sportelli, mentre viene inviata in file “pdf” quando la richiesta è fatta online. Per consultare i dati disponibili solo su supporto cartaceo è necessario recarsi presso l’Ufficio provinciale – Territorio competente. In questo caso, è consentito agli utenti di prendere appunti. Presso l’Ufficio è possibile anche la consultazione degli atti storici del catasto.
Visura, quanto costa richiederla
I costi della visura variano in base ai documenti richiesti. Per ogni certificato, copia o estratto, si versano 16 euro. A questi, eventualmente vanno aggiunti 4 euro per ogni quattro elementi unitari richiesti, o frazioni di quattro, presenti nei rispettivi elaborati particella, per gli estratti e le copie autentiche dalle mappe e dagli abbozzi; foglio di mappa, per la copia dei quadri di unione; vertice o caposaldo, per le copie di monografia; punto, per il quale si determinano le coordinate; unità immobiliare, per gli estratti storici e per soggetto; unità immobiliare urbana per il rilascio di copia di planimetrie ed elaborati planimetrici). L’estratto di mappa rilasciato in formato digitale costa 16 euro a cui si aggiungono 4 euro per ogni quattro particelle richieste o frazioni di quattro. La domanda di voltura costa 55 euro. Per ogni unità di nuova costruzione, ovvero derivata da dichiarazione di variazione, e per ogni unità appartenente alle categorie a destinazione ordinaria (gruppi A, B e C) e a quelle censite senza rendita, il costo è di 50 euro; 100 euro, invece, per ogni unità delle categoria a destinazione speciale (gruppi D ed E); per ogni tipo, fino ad un massimo di 10 particelle edificate o derivate, si paga 65 euro, più 3 euro per ogni particella eccedente. L’attestazione di conformità degli estratti di mappa costa 10 euro per ogno estratto di mappa, più 4 euro ogni quattro particelle richieste o frazioni di quattro. La consultazione degli atti catastali, se effettuata su documenti catastali, costa 5 euro per richiedente e per ogni giorno frazione. In via informatica, invece, costa un euro per unità immobiliare.
Visura, come ricercare i dati
Ci sono diverse modalità per cercare i dati relativi ad una visura. Si può procedere per immobile, per soggetto o per partita. Effettuando la ricerca per immobile, si procede utilizzando due possibili chiavi di ricerca: l’identificativo catastale del bene immobile, cioè la particella catastale per il Catasto dei Terreni o l’unità immobiliare urbana per il Catasto dei Fabbricati; l’indirizzo dell’unità immobiliare urbana. In questo caso la ricerca è limitata all’archivio del solo Catasto dei Fabbricati. Per la ricerca per soggetto, è sufficiente inserire i dati anagrafici del soggetto interessato: cognome, nome, sesso, codice fiscale se persona fisica, denominazione e sede legale se persona giuridica. La ricerca può essere eseguita negli archivi sia del Catasto dei Terreni, sia del Catasto dei Fabbricati. Per ultimo, si può fare una ricerca per partita. Si tratta di un numeri (oramai in disuso) che identifica l’insieme di immobili su cui vantano contemporaneamente diritti, in un determinato periodo, i medesimi soggetti (ditta catastale). La consultazione che utilizza come chiave di ricerca, la partita, fornisce quindi i dati catastali degli immobili riferiti alla medesima ditta catastale. La ricerca è limitata al solo Catasto dei Terreni o al solo Catasto dei Fabbricati. In base alla ricerca che si effettua, si parla di periodo di riferimento attuale se riferito alla situazione catastale corrente, oppure storico se riferito a tutte le situazioni relative al periodo richiesto.
Come si legge una visura
Acquisendo una visura, ci troviamo di fronte a dei termini che, se non siamo addetti ai lavori, possono risultare ostici. Proviamo a fare un po’ di chiarezza spiegandoli punto per punto. La visura si divide in tre macro-aree che contengono diverse informazioni.
IDENTIFICATIVI CATASTALI DI UN BENE IMMOBILE
- Comune catastale: generalmente, per ciascun Comune, il confine territoriale individuato catastalmente è coincidente con il corrispondente confine amministrativo comunale. L’utente può quindi fare riferimento alla denominazione del Comune amministrativo. Il dato è sempre obbligatorio. In generale, il codice comune è composto da 4 caratteri coincidenti con quelli che compaiono nel codice fiscale dal 12° al 15° carattere. In alcune realtà territoriali, per mancata esecuzione di variazione degli atti catastali a seguito della modifica dei confini tra Comuni, ovvero istituzione di nuovi Comuni, l’utente si trova nella necessità di indicare il comune catastale di riferimento. Al riguardo è possibile controllare lo stato di allineamento degli archivi catastali alle nuove realtà amministrative (c.d. “variazione circoscrizionale”) utilizzando il servizio online Consultazione Archivio Comuni e Stati Esteri.
- Sezione amministrativa (per il solo Catasto fabbricati): suddivisione del territorio del Comune catastale presente solo in alcuni contesti territoriali e quindi in generale non richiesta. E’ ordinariamente è identificata da una lettera. Laddove presente, il dato è necessario per l’identificazione catastale dell’immobile.
- Sezione censuaria (per il solo Catasto terreni): suddivisione del territorio del Comune catastale presente solo in alcuni Comuni e quindi in generale non richiesta. E’ ordinariamente identificata da una lettera. Laddove presente, il dato è necessario per l’identificazione catastale dell’immobile.
- Sezione urbana (per il solo Catasto fabbricati): ulteriore suddivisione del territorio comunale presente, indipendentemente dall’esistenza della sezione amministrativa, solo in alcuni Comuni e quindi in generale non è richiesta. E’ ordinariamente identificata da una denominazione di massimo tre caratteri. Per quanto il dato sia necessario se presente nell’identificativo catastale dell’immobile ricercato, il servizio di interrogazione online assiste l’utente, fornendo l’elenco dei beni che risponde ai dati parziali forniti e dal quale selezionare quello di specifico interesse.
- Foglio: porzione di territorio comunale che il catasto rappresenta nelle proprie mappe cartografiche. Il dato è sempre obbligatorio.
- Particella: è detta anche mappale o numero di mappa, rappresenta all’interno del foglio, una porzione di terreno, o il fabbricato e l’eventuale area di pertinenza, e viene contrassegnata, tranne rare eccezioni, da un numero. Il dato è sempre obbligatorio.
- Denominatore: dato eventualmente presente solo per immobili che appartengono al Catasto fondiario (province di Trieste e Gorizia e porzioni di quelle di Udine e Belluno).
- Subalterno: per il Catasto dei Fabbricati, dove presente, identifica la singola unità immobiliare esistente su una particella. L’unità immobiliare urbana è l’elemento minimo inventariabile che ha autonomia reddituale e funzionale. Generalmente, nell’ipotesi di un intero fabbricato, ciascuna unità immobiliare è identificata da un proprio subalterno. Qualora il fabbricato sia costituito da un’unica unità immobiliare il subalterno potrebbe essere assente. Il dato, qualora esistente, è necessario per l’univoca identificazione della singola unità immobiliare; diversamente, il sistema produrrà l’elenco delle unità immobiliari urbane aventi stessa particella al fine della loro successiva selezione singola. Per il Catasto dei Terreni, dove presente essenzialmente si riferisce ai fabbricati ex rurali.
DATI SUGLI IMMOBILI CENSITI AL CATASTO DEI FABBRICATI
- Indirizzo: ubicazione dell’immobile, comprensiva del numero civico, scala, piano e interno dell’unità immobiliare.
- Zona censuaria: porzione omogenea di territorio comunale (ordinariamente è una sola per i Comuni medio piccoli e più di una per le città più grandi), nell’ambito della quale la redditività dei fabbricati è da considerarsi uniforme. Può comprendere un solo Comune o una porzione del medesimo, con caratteristiche ambientali e socioeconomiche simili. Per ogni zona censuaria esiste uno specifico “quadro tariffario” consultabile presso l’ufficio provinciale – Territorio dell’Agenzia.
- Categoria: tipologia delle unità immobiliari, presenti nella zona censuaria, differente per le caratteristiche intrinseche che ne determinano la destinazione ordinaria e permanente.
- Classe: parametro che identifica il grado di produttività delle unità immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi A, B e C. Viene indicata con “U” (unica) in assenza di una ripartizione in classi della categoria (ciò, in quanto, la redditività è omogenea all’interno del Comune o della zona censuaria) ovvero con i numeri da “1”a “n” al crescere della redditività.
- Consistenza: dimensione dell’unità immobiliare. Per le abitazioni e gli uffici (immobili della categoria A) è espressa in “vani”. Per i negozi, i magazzini, le rimesse (immobili della categoria C) è espressa in metri quadrati. Per gli immobili a destinazione collettiva (ospedali, caserme, ecc.) è espressa in metri cubi. Per gli immobili appartenenti alle categorie speciali dei gruppi D ed E non viene indicata la consistenza catastale.
- Rendita: per le unità immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi A, B e C, la rendita catastale è determinata moltiplicando la consistenza per la tariffa unitaria specifica per Comune, zona censuaria e corrispondente alla categoria e classe. Per le unità immobiliari appartenenti ai gruppi delle categorie D ed E la rendita è determinata attraverso stima diretta.
DATI SUGLI IMMOBILI CENSITI AL CATASTO DEI TERRENI
- Qualità: tipo di macrocoltura agraria attribuita a una particella del Catasto terreni, o sua porzione, avente rilevanza ai fini della conservazione del Catasto. Qualora la particella sia suddivisa in porzioni che presentano colturali diverse viene riportata la dicitura “Modello 26” senza ulteriori dettagli disponibili solo attraverso una visura ordinaria.
- Classe: parametro che identifica il grado di produttività delle particelle interessate da una qualità di coltura. Viene indicata con ‘U’ (unica) in assenza di una ripartizione in classi della categoria (ciò, in quanto, la redditività è omogenea all’interno del Comune o della zona censuaria) ovvero con i numeri da ‘1’a ‘n’ dove la classe 1 rappresenta quella di maggior reddito.
- Ha: superficie in ettari del terreno.
- Are: superficie in are del terreno.
- Ca: superficie in centiare del terreno.
- Reddito dominicale: è costituito dalla parte del reddito medio ordinario ritraibile dall’esercizio delle attività agricole, che spetta al proprietario del terreno. È correlato alla qualità del terreno e alla sua produttività media ordinaria.
- Reddito agrario: è costituito dalla parte del reddito medio ordinario dei terreni imputabile al capitale di esercizio e al lavoro di organizzazione impiegati, nei limiti della potenzialità del terreno, nell’esercizio delle attività agricole. È correlato alla qualità del terreno e alla sua produttività media ordinaria.
Visura catastale, come richiederla allo sportello
Le visure si possono richiedere presso qualsiasi Ufficio provinciale – Territorio, purché inseriti nella banca dati informatica, con esclusione delle sedi di Trento e Bolzano, nelle quali il servizio è gestito dalle rispettive Province autonome. Il rilascio della visura avviene nello stesso giorno della richiesta. La consultazione degli atti non informatizzati è, invece, possibile solo presso l’Ufficio provinciale competente. Per ottenere la visura catastale gli utenti devono compilare il modulo di richiesta (scarica il modello). Il servizio è gratuito se viene richiesto in relazione a beni immobili dei quali il richiedente risulta titolare, anche in parte, del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento. Negli altri casi si applica il tributo previsto dalla tabella dei tributi speciali catastali. Nella maggior parte dei casi le informazioni sono già inserite nella banca dati informatica e lo sportello rilascia un documento in carta libera contenente l’esito della ricerca. Qualora, invece, fosse necessario consultare i documenti cartacei, è possibile prendere appunti e note sui dati della ricerca.
Visura catastale, gli atti informatizzati
Per quanto riguarda la visura catastale degli atti informatizzati, questa si può richiedere anche presso gli sportelli catastali decentrati attivati nelle sedi dei Comuni, delle Comunità Montane, delle Unioni di Comuni e delle Associazioni di Comuni. L’elenco degli sportelli e i relativi orari di apertura sono disponibili nella sezione “Catasto e Cartografia” delle pagine del sito dedicate agli Uffici provinciali – Territorio. Mentre per richiedere la visura è necessario compilare il modulo di richiesta.
Fonte: LavoriPubblici.it