La pandemia spinge a scelte immobiliari di lusso: boom nell’acquisto delle seconde case
Calano gli studenti e i lavoratori fuori sede con una ripercussione sul mercato immobiliare in tutta Italia: non calano di tanto i costi di locazione quanto aumenta l’offerta e questo permette una scelta più libera.
Parallelamente l’indice dei prezzi delle abitazioni è cresciuto del,’1,9% che è l’incremento più altro dell’ultimo decennio.
Il dato lo fornisce l’Istat che indica come elemento trainante le nuove abitazioni (+ 2,1 %, 1,7% nell’ultimo trimestre del 2020) rispetto a quelle esistenti. Non solo, ma le abitazioni di qualità hanno registrato punte di rialzo anche del 4 e 5% con molta attenzione all’ubicazione degli immobili.
La pandemia da Covid-19 ha influenzato anche il mercato delle seconde case.
Secondo uno studio dell’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2020 di FIMAA-Confcommercio realizzato con la collaborazione di Nomisma, dimostra che questo mercato è in pieno fermento e che questa tendenza è da prendere in considerazione per effettuare investimenti proficui e mirati.
Nelle scelta poco incide l’ipotesi Superbonus per la riqualificazione perché la richiesta è caratterizzata dalla massima attenzione al risparmio energetico, ai servizi compreso anche il verde nel quartiere e la dotazione della fibra; si cercano case più ampie con giardini e terrazzi, ma comincia ad esserci anche la richiesta per i box locker per il ritiro di quanto acquistato tramite l’e-commerce.
Dall’Agenzia delle Entrate il dato sulle compravendita che registrano un calo del 7,7% su scala nazionale ( 558 mila nel complesso) con un ultimo quadrimestre all’insegna del dato positivo con un +8,8%. A livello geografico in miglioramento il Sud e le isole con un +3%, mentre il primato su base annua spetta a Milano col +12,1%.
Poi ci sono le tendenze influenzate anche dall’ipotesi smart working ed eventuali lockdown che prediligono le soluzioni con vista mare, in campagna, in collina o in montagna, circondati dal verde e dalla natura.